Organizziamo eventi RES, FAD, FSC, e blended che facilitano discussioni approfondite e consentono la condivisione in tempo reale dei risultati.
I progressi nella terapia antiretrovirale (ART) hanno trasformato profondamente la gestione clinica dell’HIV, grazie allo sviluppo di regimi caratterizzati da elevata efficacia, sicurezza e tollerabilità. Tra le innovazioni più significative, l’introduzione di strategie orali a due farmaci rappresenta un’evoluzione importante, offrendo un approccio semplificato che ottimizza i trattamenti a lungo termine, coniugando controllo virologico e miglioramento della qualità di vita delle persone con HIV (PWH). I regimi terapeutici più recenti garantiscono un’elevata efficacia virologica, unitamente a praticità e convenienza, grazie alla mono somministrazione giornaliera. La scelta terapeutica, tuttavia, non può limitarsi esclusivamente alla soppressione della replicazione virale. È fondamentale considerare ulteriori aspetti, come la riduzione del carico farmacologico, la prevenzione delle tossicità a lungo termine e l’ottimizzazione complessiva della qualità di vita. Regimi semplificati dotati di elevata potenza e robusta barriera genetica offrono un’opportunità unica per personalizzare i trattamenti e affrontare le esigenze cliniche delle PWH in modo più sostenibile. In questo contesto, il concetto di forgiveness emerge come elemento cruciale per superare le sfide legate all’aderenza e garantire la sostenibilità a lungo termine delle terapie. Da queste premesse nasce “Breaking Barriers to Dual Therapy”, un corso formativo on-line che si propone di approfondire le evidenze scientifiche più recenti sulla duplice terapia orale in HIV e di esplorare il concetto di “forgiveness” e il suo impatto nella gestione terapeutica. Il corso, articolato in due moduli, vedrà l’alternarsi di videopillole on-demand e sessioni live di approfondimento e confronto con professionisti di esperienza nazionale e internazionale rappresentando un’opportunità per acquisire competenze e strumenti utili per l’ottimizzazione delle strategie terapeutiche nelle persone con HIV.
Acute lymphoblastic leukemia (ALL) is a tumor characterized by the uncontrolled proliferation of lymphoblasts. The global incidence of ALL ranges from approximately 1 to 4.75 cases per 100,000 people. While it is the most prevalent pediatric neoplasm, ALL can also affect adults of all ages. Prognosis has improved significantly over the years due to advancements in chemotherapy; however, relapse occurs in ~ 50% of patients. Therapeutic strategies that have emerged in recent years, have expanded the treatment options available for these patients. This event will convene leading experts to discuss the management and treatment of ALL in both pediatric and adult populations. Key topics will include first-line treatment approaches, strategies for managing relapsed or refractory ALL patients, and considerations for transplantation. The central focus of the new edition of “All Together” will be the exchange of experiences and clinical practices at the European level. The combination of lectures, highly interactive moments, and debates, will emphasize the fundamental importance of collaboration and knowledge sharing in the fight against acute lymphoblastic leukemia.
Il mondo dell’oncologia genito-urinaria, nello specifico prostata, rene e vescica, negli ultimi anni ha visto dei cambiamenti radicali: i nuovi percorsi diagnostici e le nuove terapie hanno permesso un miglioramento degli outcome, trasformando la prognosi della malattia e, di conseguenza, l’esperienza dei pazienti nella gestione della malattia. Parallelamente, è cambiato il mondo intorno a noi, la tecnologia e i social media hanno modificato per sempre il nostro modo di rapportarci agli altri, ad oggi è possibile accedere alle informazioni in una moltitudine di modi diversi e se da una parte questo ha generato nuove opportunità e ha contribuito all’empowerment del paziente, dall’altro ha reso difficile orientarsi. In questo contesto, diventa importante non dimenticare anche le sfide che gli oncologi si trovano ad affrontare: comunicare in modo adeguato in uno scenario così complesso, in cui si moltiplicano le fake news e si riduce il tempo per la relazione medico-paziente, rappresenta una difficoltà rilevante nella pratica clinica. Per questo nasce ONCOnnect, un momento di formazione per gli oncologi che si occupano di tumori genito-urinari, pensato per fare il punto sulle sfide relative alla comunicazione di oggi e fornire risposte concrete e pratiche ai principali bisogni: dalla comunicazione medico-paziente alla comunicazione sui social media. Un evento in due mezze giornate in cui grandi esperti in varie aree della comunicazione si alterneranno sul palco e in cui i clinici avranno modo di esercitarsi da protagonisti in vari scenari della pratica clinica, e alla fine del quale i partecipanti avranno gli strumenti per affrontare le sfide della comunicazione nella pratica clinica. “ONCOnnect” dunque ha come obiettivo stimolare l’utilizzo di strumenti per comunicare più efficacemente ed entrare più velocemente in sintonia con i pazienti, i familiari e le persone con cui il giovane clinico collaborerà per migliorare la qualità del lavoro dei professionisti e il percorso clinico-terapeutico dei pazienti.
HIV infection continues to represent a significant challenge in clinical practice, despite the remarkable progress achieved in antiretroviral therapy (ART) and prevention. Current ART options offer high efficacy and tolerability, significantly improving the quality of life for people with HIV (PWH). The introduction of new therapeutic strategies is transforming the approach to HIV management, enabling increasingly personalized treatments. Among the most promising innovations are long-acting (LA) drugs, which are opening revolutionary prospects for both the treatment and prevention of HIV. In this context, understanding the characteristics and appropriate use of these long-acting drugs is essential. With this premise, a two-day preceptorship aims to provide Italian infectious disease specialists with practical and theoretical training. Specifically, the program is designed to: – Deepen knowledge of HIV therapeutic strategies, including PrEP, LA therapies, and approaches for multi-failure patients, – Analyze the therapeutic pathway with long-acting drugs, from selection criteria to patient care, – Address aspects of counseling and therapeutic adherence, – Facilitate discussion on the administration of LA therapies, including practical aspects, side effect management, and organizational models. Roleplay activities will serve as a cornerstone of the training, allowing participants to simulate real-life patient interactions and refine their skills in counseling. By recreating realistic scenarios, these activities foster a deeper understanding of patient perspectives, enabling clinicians to better tailor their approach to personalized care and the effective implementation of long-acting therapies. The ultimate goal is to promote the sharing of experiences and best practices to optimize the care pathway for people with HIV, strengthening the clinical and organizational skills necessary to address current and future challenges in managing this infection.
Future projections estimate that the proportion of older people (aged = 50 years) living with human immunodeficiency virus (PWH) is growing and this number is expected to keep increasing. Global aging is accompanied by an increased prevalence of age-related comorbidities, multimorbidity, polypharmacy, cognitive decline, depression, bone impairment, and frailty that are detected more frequently and/or occur at an earlier age among PWH, compared with the general population. In this context, a geriatric assessment could provide a complete view of a patient’s function, cognition, and health, and it could improve prognosis, treatment decisions and could enhance quality of care. Furthermore, management of the older PWH includes the importance of an early diagnosis and treatment, preventative measures for comorbidities: simplifying medication regimen thereby reducing the burden of polypharmacy, and frailty. In this perspective, the concept of appropriateness of medication prescribing, feasibility of deprescribing, assessment of physical performance and frailty have become a challenge to the correct management of older PWH. Modena HIV Metabolic Clinic (MHMC) Preceptorship program offers a 4 days educational program with both clinical activities with clinical practice and lectures, and it aims: • to provide knowledge to clinicians to tailor treatment regimens according to age, HIV duration, multimorbidity, polypharmacy and vaccination in older PWH; • to recognise prevent and manage frailty and geriatric syndromes in older PWH; • to discuss the importance of patient reported outcomes measurements and their applications in aging clinic; • to offer strategies that may improve the future management of people aging with HIV through the presentation of a patient centred clinical approach.
Le malattie infettive rappresentano una delle principali sfide per la salute pubblica a livello mondiale, richiedendo una stretta collaborazione tra esperti per avere a disposizione strategie di trattamento sempre più efficaci, ben tollerate e facili da somministrare. In questi anni, i progressi scientifici e tecnologici stanno delineando una potenziale nuova era nella somministrazione dei farmaci, grazie alle formulazioni a lunga durata d’azione. Queste opzioni innovative potrebbero accelerare gli sforzi per controllare le principali epidemie globali, migliorando l’aderenza dei pazienti e la loro qualità di vita. Lo scenario delle malattie infettive vanta una storia di utilizzo di opzioni terapeutiche a lunga durata d’azione: dal trattamento delle infezioni batteriche al più recente approccio per la cura dell’ HIV. La comunità scientifica sta, quindi, scoprendo l’enorme potenziale di questi farmaci a lunga durata d’azione con un cambiamento rivoluzionario nell’approccio clinico. È fondamentale quindi comprenderne le caratteristiche, le modalità di utilizzo appropriato e il loro impatto sulla gestione e sull’organizzazione della pratica clinica. Con queste premesse nasce «LAIF» un corso ECM indirizzato a tutti gli specialisti coinvolti nella prevenzione, controllo e gestione delle malattie infettive. Obiettivi dell’evento saranno quelli di approfondire temi di grande attualità nell’ambito delle infezioni e gli approcci preventivi e terapeutici di tipologia long acting; discutere il ruolo di queste strategie e la loro applicazione nella pratica clinica attraverso un confronto attivo e la condivisione delle esperienze. L’alternanza di sessioni frontali, tavole rotonde dinamiche e workshops interattivi favorirà un ampio coinvolgimento e uno scambio di alto valore scientifico tra tutti i professionisti coinvolti. Il meeting rappresenterà l’occasione per acquisire strumenti utili per analizzare il presente e affrontare in modo pratico il futuro di questi innovativi strumenti per il contenimento delle malattie infettive.
Il mieloma multiplo è una patologia biologicamente complessa ed eterogenea. Nonostante gli enormi progressi ottenuti con le nuove terapie e il conseguente sensibile incremento della sopravvivenza e qualità di vita dei pazienti, molti fattori e caratteristiche intrinseche della malattia rimangono ancora da investigare. Inoltre, la progressiva introduzione nella pratica clinica di nuove molecole, diversamente combinate tra loro, rende importante una corretta pianificazione della terapia dalla diagnosi alla ricaduta e una ottimale sequenza delle diverse classi di farmaci. Infine, una corretta gestione delle complicanze della terapia e di specifiche categorie di pazienti, permette una ottimizzazione delle risorse e dei risultati ottenuti. Per rispondere alle sfide complesse nell’approccio ai pazienti con mieloma multiplo, abbiamo creato un percorso formativo pensato per giovani ematologi provenienti da tutta Italia. Il “Master di I Livello in management del Mieloma” offre una formazione approfondita, fornendo strumenti pratici e utili ai neo-specialisti per diventare esperti nella gestione della patologia. Il programma, che si sviluppa in tre moduli nel corso del 2025, si conclude con la presentazione di un progetto e la redazione di un elaborato scritto, che verranno valutati dai responsabili e dal board scientifici. Il Master è destinato a un numero ristretto di partecipanti neo-specialisti o in corso dell’ultimo anno di specialità in Ematologia Clinica, i quali saranno selezionati dai responsabili scientifici sulla base della giovane età, numero di pubblicazioni e titoli. Grazie al successo delle precedenti edizioni, questo Master si conferma come un’opportunità di crescita professionale, offrendo la possibilità di acquisire competenze e conoscenze di alto valore scientifico.
I progressi nella terapia antiretrovirale (ART) hanno rivoluzionato la gestione clinica dell’infezione da HIV, introducendo regimi terapeutici sempre più efficaci, sicuri e tollerabili. In questo scenario in continua evoluzione, l’introduzione delle strategie a due farmaci (dual therapy) rappresenta un’innovazione significativa che sta ridefinendo gli standard di cura, offrendo un approccio semplificato che ottimizza i trattamenti a lungo termine. La dual therapy ha dimostrato di poter garantire un efficace controllo virologico sia nei pazienti naïve sia in quelli experienced, coniugando l’efficacia terapeutica con un miglioramento della qualità di vita delle persone che vivono con HIV (PWH). Questi regimi assicurano, oltre all’efficacia virologica, anche praticità d’uso grazie alla mono-somministrazione giornaliera. In questo contesto, diventa fondamentale approfondire i differenti scenari di utilizzo dei regimi a due farmaci, analizzandone opportunità e limiti, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione del trattamento dell’HIV mantenendo efficacia e sicurezza. Con queste premesse nasce “Less for More in HIV”, un percorso formativo nazionale strutturato in più tappe, che coinvolge diversi centri clinici su tutto il territorio italiano, da Nord a Sud. Il corso proposto si propone di: • Esaminare le evidenze scientifiche e condividere l’esperienza clinica nell’utilizzo della dual therapy; • Analizzare le potenziali barriere e criticità nell’implementazione di regimi a due farmaci nella pratica clinica quotidiana; • Favorire lo scambio di esperienze tra centri clinici italiani; • Costruire un network di competenze per ottimizzare l’approccio terapeutico. L’incontro formativo sarà caratterizzato da momenti di confronto e di condivisione delle expertise e delle competenze dei clinici coinvolti, con l’obiettivo di fornire strumenti pratici per ottimizzare la gestione terapeutica delle PWH attraverso l’utilizzo appropriato delle strategie terapeutiche disponibili.
I progressi nella terapia antiretrovirale (ART) hanno rivoluzionato la gestione clinica dell’infezione da HIV, introducendo regimi terapeutici sempre più efficaci, sicuri e tollerabili. In questo scenario in continua evoluzione, l’introduzione delle strategie a due farmaci (dual therapy) rappresenta un’innovazione significativa che sta ridefinendo gli standard di cura, offrendo un approccio semplificato che ottimizza i trattamenti a lungo termine. La dual therapy ha dimostrato di poter garantire un efficace controllo virologico sia nei pazienti naïve sia in quelli experienced, coniugando l’efficacia terapeutica con un miglioramento della qualità di vita delle persone che vivono con HIV (PWH). Questi regimi assicurano, oltre all’efficacia virologica, anche praticità d’uso grazie alla mono-somministrazione giornaliera. In questo contesto, diventa fondamentale approfondire i differenti scenari di utilizzo dei regimi a due farmaci, analizzandone opportunità e limiti, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione del trattamento dell’HIV mantenendo efficacia e sicurezza. Con queste premesse nasce “Less for More in HIV”, un percorso formativo nazionale strutturato in più tappe, che coinvolge diversi centri clinici su tutto il territorio italiano, da Nord a Sud. Il corso proposto si propone di: • Esaminare le evidenze scientifiche e condividere l’esperienza clinica nell’utilizzo della dual therapy; • Analizzare le potenziali barriere e criticità nell’implementazione di regimi a due farmaci nella pratica clinica quotidiana; • Favorire lo scambio di esperienze tra centri clinici italiani; • Costruire un network di competenze per ottimizzare l’approccio terapeutico. L’incontro formativo sarà caratterizzato da momenti di confronto e di condivisione delle expertise e delle competenze dei clinici coinvolti, con l’obiettivo di fornire strumenti pratici per ottimizzare la gestione terapeutica delle PWH attraverso l’utilizzo appropriato delle strategie terapeutiche disponibili.
La terapia antiretrovirale (ART) moderna offre opzioni a elevata efficacia e tollerabilità per le persone con l’HIV (PWH). L’arrivo di nuove strategie ART sta delineando uno scenario in cui i trattamenti possono essere sempre più personalizzati per combinare efficacia e tollerabilità con una durata a lungo termine. La comunità scientifica sta quindi scoprendo l’enorme potenziale dei farmaci ART a lunga durata d’azione per il trattamento e la futura prevenzione dell’HIV con un cambiamento rivoluzionario nell’approccio clinico. È essenziale quindi comprendere le caratteristiche e le modalità di utilizzo corretto di questi farmaci, non solo per ottimizzare la gestione della terapia, ma anche per garantire un’implementazione efficace nella pratica clinica quotidiana. Questo richiede una corretta identificazione dei pazienti, l’adozione di modelli organizzativi adeguati, una formazione continua del personale sanitario e un’educazione mirata al paziente. In questo contesto nasce “Longitude on the go”, un corso formativo rivolto a infettivologi e infermieri, che si ispira all’ampio consenso scientifico della precedente edizione. Il programma si propone di fornire una panoramica completa delle diverse realtà italiane, promuovendo un confronto costruttivo tra centri con diversa esperienza di impiego di queste terapie, integrando l’esperienza maturata nella gestione e ottimizzazione del percorso di cura delle persone con HIV. L’obiettivo è favorire la condivisione di competenze, conoscenze e best practice per migliorare l’implementazione di queste soluzioni innovative. Grazie all’alternanza di sessioni frontali, tavole rotonde dinamiche e workshop interattivi, il corso garantirà un coinvolgimento attivo e uno scambio di alto valore scientifico tra i professionisti coinvolti. Sarà l’occasione per acquisire strumenti utili per affrontare in modo pratico la gestione dei long acting e migliorare il percorso di cura delle persone con HIV.
La terapia antiretrovirale (ART) moderna offre opzioni a elevata efficacia e tollerabilità per le persone con l’HIV (PWH). L’arrivo di nuove strategie ART sta delineando uno scenario in cui i trattamenti possono essere sempre più personalizzati per combinare efficacia e tollerabilità con una durata a lungo termine. La comunità scientifica sta quindi scoprendo l’enorme potenziale dei farmaci ART a lunga durata d’azione per il trattamento e la futura prevenzione dell’HIV con un cambiamento rivoluzionario nell’approccio clinico. È essenziale quindi comprendere le caratteristiche e le modalità di utilizzo corretto di questi farmaci, non solo per ottimizzare la gestione della terapia, ma anche per garantire un’implementazione efficace nella pratica clinica quotidiana. Questo richiede una corretta identificazione dei pazienti, l’adozione di modelli organizzativi adeguati, una formazione continua del personale sanitario e un’educazione mirata al paziente. In questo contesto nasce “Longitude on the go”, un corso formativo rivolto a infettivologi e infermieri, che si ispira all’ampio consenso scientifico della precedente edizione. Il programma si propone di fornire una panoramica completa delle diverse realtà italiane, promuovendo un confronto costruttivo tra centri con diversa esperienza di impiego di queste terapie, integrando l’esperienza maturata nella gestione e ottimizzazione del percorso di cura delle persone con HIV. L’obiettivo è favorire la condivisione di competenze, conoscenze e best practice per migliorare l’implementazione di queste soluzioni innovative. Grazie all’alternanza di sessioni frontali, tavole rotonde dinamiche e workshop interattivi, il corso garantirà un coinvolgimento attivo e uno scambio di alto valore scientifico tra i professionisti coinvolti. Sarà l’occasione per acquisire strumenti utili per affrontare in modo pratico la gestione dei long acting e migliorare il percorso di cura delle persone con HIV.
Negli anni, il trattamento e la gestione dell’HIV hanno registrato progressi straordinari, trasformando questa malattia da letale a condizione cronica. Tuttavia, nonostante questi traguardi, restano ancora molte sfide e domande aperte, sia nella ricerca che nella pratica clinica quotidiana. In questo contesto, il “Journal Club” rappresenta una metodologia efficace per discutere peer-to-peer di temi ancora irrisolti selezionando pubblicazioni “game changing” per analizzarne gli insegnamenti e il loro impatto sulla pratica clinica. L’obiettivo è approfondire le applicazioni attuali e le prospettive future in ambito clinico e di ricerca, promuovendo un confronto attivo e uno scambio di esperienze tra i membri della comunità scientifica coinvolta. Alla luce del successo delle precedenti edizioni, quest’anno il programma scientifico affronterà tematiche cruciali in ambito HIV: l’evoluzione della gestione dell’HIV con nuove diagnosi e sfide persistenti; i primi dati sulla PrEP Long Acting; l’ottimizzazione della terapia ART e gli errori da non ripetere; la ART long-acting; la sindrome metabolica nelle persone con HIV (PWH), sfatando falsi miti; il futuro della ART con terapie orali a lunga durata d’azione; l’introduzione di nuovi vaccini (Herpes Zoster, HPV e Virus Respiratorio Sinciziale) come opportunità per le PWH. L’auspicio è fondare sui pilastri del passato la strategia terapeutica e preventiva del futuro.
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